Télécharger la présentation
La présentation est en train de télécharger. S'il vous plaît, attendez
Publié parilias affa Modifié depuis à peu près 1 année
1
Lombardia fisica
2
1. Dati Generali Superficie: 23.861 km² Abitanti: 9.o32.554 Densità: 379 ab/ km²
3
Il nome “ Lombardia ” deriva dal nome che questa regione assunse tra il IV e l’ VIII secolo d.C.. Infatti in quest’epoca nel nord d’Italia si insediarono i Longobardi, una popolazione germanica, che chiamò il territorio da loro occupato “ Longobardia ”, cioè territorio dei Longobardi. Il simbolo della Lombardia è la Rosa Camuna, una delle incisioni rupestri più famose e diffuse in Val Camonica e risalente all’epoca del popolo dei Camuni (neolitico) 2. Nome e simbolo
4
3. I confini Fisici e Politici La Lombardia è un territorio molto variegato dal punto di vista fisico, per questo non sempre è delimitato da precise conformazioni fisiche. In altre parole non sempre i confini fisici coincidono con i confini politici. Ciò è il frutto di complesse vicende storiche accadute in questo territorio.
5
Il confine a nord è delimitato dalle Alpi Lepontine e dalle Alpi Retiche. A est sono il lago di Garda e il fiume Mincio a segnare il confine
6
Il confine a sud è delimitato dal Po, fatta eccezione per l’ Oltrepo Pavese e l’ Oltrepo Mantovano, territori lombardi oltre il Po. A Ovest invece sono il Lago Maggiore e il Ticino a segnare il confine, con l’eccezione della Lomellina, che sconfina verso il Piemonte.
7
4. Orografia Da Nord a Sud possiamo dividere il territorio della Lombardia in tre fasce Le Alpi Le Prealpi e le Colline e le Colline La Pianura
8
Le Alpi Le Alpi della Lombardia prendono il nome dalle antiche popolazioni che vi abitavano in epoca romana. Lepontine dai LEOPONZI Retiche dai RETI Orobie dagli OROBI
9
Sul territorio montano della Lombardia spiccano quattro MASSICCI. Disgrazia di 3678 m Bernina di 4049 m Ortles Cevedale di 3899 m. Adamello di 3554 m
10
Il Massiccio del Bernina è un gruppo montuoso situato al confine tra la provincia lombarda di Sondrio e la Svizzera. Il trenino rosso del Bernina attraversa questo massiccio e collega Tirano a Saint. Moritz.
11
Il massiccio dell’Ortles Cevedale ospita il ghiacciaio dei Forni, che ha un’estensione di circa 12 km² ed è il più grande d’Italia
12
Il massiccio Ortles-Cevedale fa parte del parco nazionale dello Stelvio, una zona protetta per la flora e la fauna alpina il cui simbolo è l’aquila reale.
13
Il Disgrazia appare imponente grazie alla relativa solitudine della propria vetta, ed alla copertura glaciale piuttosto sviluppata sino a pochi anni orsono.
14
Attualmente tutto il gruppo montuoso è in territorio italiano. In passato qui passava il confine tra l'Italia e l‘Austria che divenne, durante la prima guerra mondiale, un aspro fronte di combattimento. Su queste montagne i due eserciti si fronteggiarono per alcuni anni, dal 1915 al 1918, affrontando condizioni estreme, specialmente dal punto di vista climatico. Tra gli accorgimenti adoperati dai due eserciti (gli Alpini per l'Italia e i Kaiserjäger per l'Austria) ci furono la realizzazione di trincee, postazioni fisse e tunnel scavati nella roccia e gallerie nei ghiacciai (una delle quali misurava 5 chilometri di sviluppo). Queste testimonianze di questa guerra sulle Alpi, chiamata Guerra bianca, si possono trovare tuttora, specialmente nella zona del rifugio Garibaldi, ove si trovava la base italiana, e del rifugio Mandrone, a quel tempo quartier generale austriaco. Vero e proprio monumento alla memoria è il cannone 149G detto l'ippopotamo, in uso presso la postazione italiana e portato con grande sforzo sulla Cresta Croce dove si trova tuttora. L’Adamello fu uno dei monti preferiti da Giovanni Paolo II: nel 1988 il pontefice benedì l’altare eretto in suo onore sulla Cresta Croce, dove si trova il cannone della prima guerra mondiale. Tale vetta è stata ribattezzata cima Giovanni Paolo II.
15
Nella nostra provincia di Bergamo, nelle Alpi Orobie, tra la Val seriana e la Val di Scalve spicca il Pizzo della Presola na che spesso viene chiamato anticamera delle Dolomiti per la struttura simile a quella dolomitica. E’ alto 2521 m.
16
Le Prealpi e le Colline Le Prealpi sono molto più giovani delle Alpi. Le loro vette superano di poco i 2500mt. Sono in prevalenza costituiti da sedimenti. Le Prealpi con i rilievi morenici a sud costituiscono la fascia collinare della Lombardia. Questa zona è costellata da numerosi laghi.
17
La Pianura La pianura Lombarda può essere suddivisa in due parti L’Alta Pianura: costituita da materiali permeabili, di origine alluvionale, lontana dal fiume Po La Bassa Pianura: costituita da materiali impermeabili, argillosi, più vicina al fiume Po. Il passaggio tra l’Alta e la Bassa pianura è segnalato dalla presenza di affioramenti naturali d’acqua, detti risorgive o fontanili la cui acqua è ad una temperatura costante di 15°, molto utile all’i rrigazione dei campi
18
5. Idrografia I Laghi Lago di Garda o Benaco Lago di Garda o Benaco È il più grande d’Italia e influenza il clima al punto che si possono coltivare ulivi e agrumi tipici del clima mediterraneo Lago Maggiore o Verbano Lago di Como o Lario Lago di Como o Lario È il secondo in Europa per profondità Lago d’Iseo o Sebino Monte Isola Lago d’Iseo o Sebino Vi è situata l’isola lacustre più grande d’Europa: Monte Isola
19
Lago di Garda
20
Lago d’Iseo
21
Lago di Como
22
Lago Maggiore
23
I Fiumi Il più rilevante è il Po Il più rilevante è il Po Il fiume più lungo d’Italia ( 652 km) e che segna il confine a Sud della Lombardia Adda : Adda : il fiume più lungo della Lombardia. Attraversa la Valtellina, s’immette nel lago di Como (immissario), ne esce dal ramo di Lecco, (emissario) per poi affluire nel Po. Oglio : Oglio : Attraversa la Val Camonica, è immissario del lago d’Iseo, ne esce a Sarnico, passa per Palazzolo e poi confluisce nel Po, segnando il confine tra le province di Bergamo e Brescia Per la Lombardia passano centinaia di fiumi e torrenti
24
Ticino : Ticino : Che nasce in Svizzera e divide la Lombardia dal Piemonte Mincio : Mincio : Segna il confine a Ovest della Lombardia ed è l’emissario del lago di Garda E molti altri : E molti altri : Serio (che origina la Val Seriana) Brembo (che origina la Val Brembana) Cherio (che origina la Val Cavallina) Oltre al Chiese, Olona e Lambro,
25
6. Clima Il clima è il complesso delle condizioni atmosferiche: temperatura dell' aria e del suolo, precipitazioni, umidità, venti, pressione atmosferica, radiazione solare, nebulosità ecc... Che cos’è il Clima In generale la Lombardia ha un clima continentale, caratterizzato da inverni freddi ed estati calde. Ma la grande estensione del suo territorio comporta anche profonde differenze climatiche da zona a zona.
26
Il clima di questa regione è molto rigido nei mesi invernali, e fresco nei periodi estivi. La zona alpina è molto fredda. Sulle Alpi la neve cade in abbondanza e rimane a lungo, le temperature sono rigide con forti sbalzi fra il giorno e la notte. Durante l'inverno ci possono essere fino a 30 gradi di differenza. LA ZONA ALPINA
27
In pianura il clima è continentale con inverni freddi e asciutti, primavere piovose ed estati calde e afose. Durante l'autunno e l'inverno ci sono nebbie fitte e persistenti. Il clima meno favorevole della Lombardia è quello della pianura Padana nelle parti più basse. Le differenze fra l'autunno e l'inverno sono molto accentuate e la forte umidità provoca la nebbia in inverno e un'afa soffocante in estate. IN PIANURA
28
Nelle zone più soleggiate d'inverno il clima non raggiunge mai temperature molto rigide e d'estate difficilmente il caldo è opprimente poiché è mitigato da una buona vegetazione. VICINO AI LAGHI Il territorio dei laghi è rinomato per il suo clima generalmente mite e umido che favorisce una ricca e rigogliosa vegetazione. Tutto ciò è reso possibile dalla presenza della catena alpina che oppone resistenza ai venti provenienti da nord e dalla grande massa d'acqua contenuta nei laghi che tende ad attenuare gli sbalzi termici.
29
Grazie all'insieme di queste singolari caratteristiche climatiche la flora, lungo le sponde dei laghi è varia e rigogliosa ed è di tipo mediterraneo.
30
NELLE GRANDI CITTÀ Le grandi città, a causa delle loro dimensioni, alla produzione di calore dovuta all’attività umana e allo smog, hanno dato origine ad un innalzamento medio della temperatura locale, rispetto alle campagne circostanti. Il fenomeno viene chiamato “ISOLA DI CALORE”
31
FINE...
Présentations similaires
© 2024 SlidePlayer.fr Inc.
All rights reserved.