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Per contattare la docente: Via mail

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Présentation au sujet: "Per contattare la docente: Via mail"— Transcription de la présentation:

1 Per contattare la docente: Via mail cristina.trinchero@unito.it
Laboratorio sul romanzo francese contemporaneo a.a Prof.ssa Cristina Trinchero II semestre; Lunedì e martedì h Palazzo Gorresio, aula 5 Per contattare la docente: Via mail In orario di ricevimento: v. homepage sito

2 Presentazione Il Laboratorio, organizzato in collaborazione con il Festival du Premier Roman di Chambéry e con il Salone del Libro di Torino, intende promuovere la lettura e lo studio della narrativa contemporanea di espressione francese, incoraggiando una partecipazione attiva e dinamica degli studenti.

3 A chi si rivolge A tutti gli studenti dei cdl triennale e magistrale, anche a chi non ha scelto il francese come lingua A/B o C. Condizione essenziale: buona conoscenza della lingua francese scritta e orale; essere in grado di leggere testi di narrativa e di critica, articoli sulla stampa periodica e riviste di specialità, ecc. in francese; essere in grado di scrivere brevi testi in lingua francese; essere in grado di tradurre dal francese all’italiano.

4 La frequenza Data la natura dell’attività didattica, è richiesta la presenza e la partecipazione attiva alle lezioni, con numero massimo di 4 assenze. Le presenze saranno rilevate facendo l’appello a inizio lezione. Data la natura dell’attività didattica, non è previsto un “programma per non frequentanti”.

5 Modalità di verifica e conseguimento dei 6 cfu (“approvato”, senza voto in /30)
Presenze (max. 4 assenze) Partecipazione alle attività con produzione di elaborati e consegna nella loro forma finale ENTRO l’ultima lezione. -> non sono ammesse deroghe (cioè non è possibile diluire la consegna dei lavori nel tempo, oltre la data di chiusura del Laboratorio). -> gli studenti sono invitati a organizzarsi ponderando i propri tempi in modo da poter stare al passo, lavorare in classe (individualmente, in due, o piccoli gruppi), sottoporre alla docente i lavori per la correzione a lezione. gli studenti che non rispetteranno queste condizioni non potranno conseguire “l’approvato” a fine Laboratorio

6 Consegna elaborati stesura definitiva
La versione finale degli elaborati sarà inviata alla docente via mail in file Word. I file saranno nominati secondo il seguente criterio: Cognome[dellostudente]_Titolo[del romanzo, o parte del titolo se questo è lungo] Materiali che non rispetteranno le scadenze e questo ordine saranno respinti.

7 Cosa leggeranno gli studenti?
Ogni studente leggerà [almeno] 1 romanzo, in lingua francese, da lui scelto all’interno di una rosa di proposte del Festival du Premier Roman de Chambéry (romanzi pubblicati nell’ultimo anno). Elenco disponibile a inizio marzo. Ogni studente leggerà il romanzo selezionato per l’edizione 2016 del Salone del Libro di Torino. Titolo disponibile a inizio marzo. Ogni studente leggerà 1 romanzo (scelto in una rosa di tre titoli) di Mathias Enard, premio Goncourt 2015, ospite al Festival di Chambéry. V. pdf con elenco.

8 1. Lectures plurielles – Festival du Premier Roman de Chambéry
La narrativa contemporanea attraverso le prove di esordio (ma non solo). Oggi anche Lectures “Plurielles”.

9 2. Il Salone del Libro di Torino
Progetto “Gruppi di lettura” attivo anche presso le Biblioteche Civiche torinesi: promuove la lettura della narrativa contemporanea e ospita ogni anno un autore affermato già tradotto in Italia.

10 Dove trovare i testi e i materiali didattici?
I romanzi francesi segnalati da Chambéry sono reperibili sulla piattaforma digitalizzati, oltre che in commercio. Il romanzo selezionato dal Salone del Libro è in commercio. I romanzi di Mathias Enard sono in commercio. Materiali didattici sono caricati sul sito della docente, nella sezione dedicata al Laboratorio:

11 la Dott.ssa Roberta Sapino e la Dott.ssa Bianca Gai.
Cosa faremo a lezione? Fase 1. Lezioni introduttive dedicate all’analisi dei testi narrativi, ad alcuni percorsi della narrativa contemporanea, alla riflessione sulla redazione di una recensione, alle nuove frontiere della scrittura e dell’analisi e della fruizione dei testi offerte dal digitale. In collaborazione con la Dott.ssa Roberta Sapino e la Dott.ssa Bianca Gai. Fase 2. Lezioni in cui gli studenti, dopo aver letto romanzi selezionati per le due manifestazioni culturali citate, si dedicheranno a un lavoro di analisi e lettura critica a partire dal quale produrranno elaborati in lingua francese e italiana. V. slide successive.

12 Cosa devono fare gli studenti a casa?
Leggere!!! Mettere a punto i lavori svolti in classe in autonomia / a due / in gruppo

13 Quali elaborati dovranno essere realizzati?
recensione al romanzo selezionato dalla Fondazione per il Libro, da scrivere in lingua italiana. Possibile effettuare il lavoro a più mani. 2) domande all'autore per Salone, da predisporre in lingua italiana (tutto il gruppo insieme) 3) brevi analisi testuali e stilistiche, commenti critici e collegamenti a riferimenti culturali capaci anche di ibridazioni multidisciplinari e multimediali con contenuti artistici e con contenuti non culturali, del premier roman letto, scelto nella rosa di proposte del Festival de Chambéry. L’analisi generale del romanzo sarà accompagnata dal lavoro sulle prime 5 pagine (incipit), così da creare un esempio di “testo annotato” digitale che sarà messo in condivisione sul sito di Lectures Plurielles – Festival Premier Roman. Il lavoro di analisi e annotazione sarà effettuato in gruppo, secondo un’ottica di lecture partagée. 4) traduzione prime 10 pagine del premier roman oppure, a scelta dello studente, recensione in francese del romanzo di Mathias Enard letto. Per gli studenti della laurea magistrale: 5) selezionare un paio di passi salienti del romanzo letto per il Salone e analizzarne la traduzione in lingua italiana.

14 Il progetto “10p.” – 10 pagine
La rivista on line “Tradurre” Riferimento: Dott.ssa Sara Amorosini

15 Calendario delle lezioni
Lunedì Prima lezione Martedì Lunedì Martedì Lunedì Lezione della Dott.ssa Roberta Sapino: il romanzo contemporaneo Martedì Lezione della Dott.ssa Roberta Sapino: il romanzo contemporaneo Lunedì Lezione della Dott.ssa Roberta Sapino: il romanzo contemporaneo Martedì Lezione della Dott.ssa Roberta Sapino: il romanzo contemporaneo Lunedì – Incontro con la Dott.ssa Bianca Gai Martedì Lezione della Dott.ssa Roberta Sapino: il romanzo contemporaneo Lunedì – Pausa - NO LEZIONE Martedì – Pausa - NO LEZIONE Lunedì Pasqua - NO lezione Martedì Vacanza accademica - NO lezione Lunedì – Ripresa - Lavoro sui romanzi Martedì  Lunedì  Martedì  Lunedì  Martedì Lunedì aprile - NO LEZIONE Martedì NO LEZIONE Lunedì Martedì Ultima lezione e consegna elaborati. SALONE DEL LIBRO - Incontro con l'autore FESTIVAL DU PREMIER ROMAN DE CHAMBERY [per chi desidera partecipare]

16 L’incontro con gli autori
Al Salone del Libro (12-15 maggio): incontro tra gli studenti del Laboratorio e l’autore letto. L’incontro al Salone fa parte delle attività didattiche previste dal Laboratorio. A Chambéry, in occasione del Festival (26-29 maggio), possibilità di incontrare gli esordienti e Mathias Enard. Gli interessati devono darne comunicazione entro il 30 aprile.

17 Domande? …………………………..

18 Lire un roman: comment faire? Première question:
Qu’est-ce qu’Un texte narratif ? Le texte narratif rapporte des évènements réels ou fictifs et se déroule dans le temps et dans l’espace, avec des personnages.

19 Lire un roman Deuxième question:
EXISTE-T-IL PLUSIERS FORMES DE TEXTES NARRATIFS? Le roman tout d’abord: « œuvre d’imagination en prose qui présente des personnages donnés comme réels ». Pourtant, derrière l’appellation « texte narratif » se cachent toute une série de récits …. À savoir:

20 Le mythe : récit fabuleux, qui appartient au merveilleux antique, souvent d’origine populaire qui met en scène des êtres incarnant, sous une forme symbolique, des forces de la nature, des aspects de la condition humaine. La légende : récit à caractère merveilleux où les faits historiques sont transformés par l’imagination populaire ou par l’invention poétique. La chronique : recueil de faits historiques rapportés dans l’ordre de leur succession.

21 La fable : petit récit en vers ou en prose destiné à illustrer un précepte (formule qui exprime un enseignement, une règle, une morale). La parabole : récit allégorique d’un livre saint sous lequel se cache un enseignement. La nouvelle : récit généralement bref et présentant des personnages peu nombreux. Le conte : récit de faits et d’aventures imaginaires destinés à distraire.

22 Par “texte narratif” on peut entendre alors plusieurs typologies de textes: pas forcément longs, pas forcément en prose, pas forcement liés à la réalité. Le ROMAN appartient à une famille de typologies textuelles variée et ancienne, dont il puise des éléments au gré des auteurs et des époques, des courants et des sensibilités (sujets, schéma des personnages, espace, forme de narration, objectifs, style…), en raison de son origine récente et de la liberté absolue qui le caractérise depuis sa naissance.

23 Lire un roman Troisième question:
Une remarque. Point commun partagé par toutes ces typologies de texte : le fait d’être des récits. QU’ENTEND-ON PAR « RÉCIT » ? Il s’agit d’un texte complexe, c’est-à-dire qui contient plusieurs éléments différents. En effet, le narrateur raconte une action (selon un certain point de vue) et celle-ci va entraîner d’autres actions déterminées.

24 FICTION (HISTOIRE) vs NARRATION
Lire un roman Une distinction fondamentale: FICTION (HISTOIRE) vs NARRATION La fiction / l’histoire répond à la question : « Qu’est-ce qui est raconté ? » La narration répond à la question : « Comment est-ce raconté ? »

25 Lire un roman. Plan de la fiction Le plan de la fiction
Tout récit met en scène au moins un personnage intégré dans une intrigue particulière qui est caractérisé par un espace donné et un cadre temporel délimité. On relève donc quatre grands composants : L’intrigue Les personnages Le cadre spatial Le cadre temporel

26 Lire le roman Plan de la fiction: 1) L’intrigue
Le schéma quinaire permet de résumer l’histoire en cinq grandes étapes : Situation initiale Elément modificateur La/les transformations Elément/s de résolution Situation finale La situation initiale est caractérisée par un déséquilibre, une éventualité, un manque à combler. En général, elle nous livre le nom des personnages et des indications de temps et de lieu. L’élément modificateur rompt la situation initiale et est le premier évènement d’une série d’autres qui découlent de lui. La/les transformations (ex. : épreuves, évènements, péripéties, …) tentent de rétablir l’équilibre. L’élément de résolution résout d’une façon positive ou négative le problème créé par l’élément modificateur. La situation finale prend place lorsque l’équilibre est rétabli OU lorsqu’il apparaît qu’il ne peut pas / plus être rétabli.

27 Lire le roman Plan de la fiction: 2) Les personnages
Les personnages sont dotés par l’auteur d’une apparence physique, d’une personnalité et d’une identité. Ces éléments sont transmis en une caractérisation directe lorsque l’auteur les donne explicitement ; en caractérisation indirecte lorsque le lecteur doit le deviner à partir d’éléments (vêtements, allure, langage, accent, …). Ils sont construits à partir de quatre catégories :  Le rôle (patient ou agent) L’identité (nom, âge, profession, situation familiale) Le physique (cheveux, yeux, taille, corpulence) Le caractère, la personnalité, la moralité, les valeurs attachées aux personnages

28 Le schéma actantiel (« réseau » de rapports entre personnages)
Greimas a catégorisé les forces motrices du récit (ex: les personnages avec leurs craintes et leurs désirs ; l’intervention du hasard, l’intrusion de forces naturelles ou surnaturelles, …) en six fonctions qu’il appelle « actants »: Le destinateur = l’actant qui charge le héros d’une mission. Le héros = sujet voulant, est celui qui réussit à s’emparer de l’objet L’objet = sujet voulu (qui n’est pas nécessairement une chose). Le destinataire = celui à qui le héros doit remettre l’Objet. L’adjuvant = celui qui apporte de l’aide en agissant dans le sens du désir ou en facilitant la communication L’opposant = celui qui crée des obstacles en s’opposant soit à la réalisation du désir soit à la communication de l’objet.

29 Lire le roman Plan de la fiction: 3) Le cadre spatial
L’espace peut jouer un rôle important dans le roman ou bien former juste un arrière-plan sur lequel s’étale l’intrigue. Ex : - dans les romans de Flaubert l’espace entre en relation avec l’état d’âme des personnages - dans les romans de Balzac et de Zola on remarque des descriptions minutieuses du contexte où l’action se déroule, que les lieux et les objets se chargent de significations symboliques, et qu’il il existe un lien étroit entre personnage et milieu. Le décor est toujours le fruit de l’imagination et de la sélection de l’auteur. Il peut être totalement invraisemblable et nous faire décoller du plan de la réalité (le fantastique) ou apparaître comme vraisemblable, réaliste cherchant à donner l’illusion d’un monde réel.

30 Lire le roman Plan de la fiction: 3) Le cadre spatial
L’espace peut être: a) interne; b) externe; c) psychologique (souvenir, introspection, réflexion, etc.). La description de l’espace répond aux questions: « où cela se passe-t-il ? » « comment l’espace est-il représenté ? »  « pourquoi a-t-il été choisi de préférence à un autre ? ».

31 La description de l’espace peut être :
progressive, par exemple quand elle suit le mouvement du protagoniste qui se déplace dans l’espace (ex : Madame Bovary de Flaubert, la scène dans laquelle Emma visite la maison de Charles) en “entonnoir”, d’un panorama à un endroit en particulier (ex: le début d’Eugénie Grandet de Balzac); un tableau (ex : Madame Bovary de Flaubert, scène du bal au château); suggérée / évoquée, lorsqu’elle est filtrée par la conscience d’un personnage (ex: La Recherche de Proust).

32 Lire le roman Plan de la fiction: 4) Le cadre temporel
Lorsqu’on évoque le cadre temporel, on parle de l’époque au sein de laquelle une histoire se déroule. Tout comme on décrit le milieu géographique ou social dans lequel les personnages évoluent, l’écrivain peut s’attarder sur le siècle ou le moment dans lequel ses personnages vivent.

33 La narratologie (science de la narration) est la discipline qui étudie les techniques et les structures narratives mises en œuvre dans les textes littéraires (ou d'autres formes de récit).

34 Lire le roman Plan de la narration: 1) La voix narrative
 QUI PARLE ? COMMENT l’histoire du roman est-elle racontée ? Roman = histoire racontée par quelqu’un –> le NARRATEUR, qui organise et présente les épisodes et les personnages, et qui de quelque manière ‘guide’ le lecteur dans la diégèse (histoire, intrigue). Cas possibles : auteur = narrateur (autobiographie) narrateur à la 1ère ou 3e personne

35 Le récit à la 1ère personne: le narrateur se place à l’intérieur de l’intrigue; il peut jouer le rôle de: protagoniste : il parle à la première personne parce qu’il est en train de raconter sa vie (ex: Marivaux, La Vie de Marianne) personnage secondaire témoin de l’histoire qu’il raconte (ex: abbé Prévost, Mémoires d’un homme de qualité). personnage externe à l’intrigue, en tant que ‘éditeur’ de lettres / mémoires etc. qu’il dit avoir retrouvés ; il raconte l’histoire à postériori et, après la préface où d’habitude il explique le ‘cadre’ de l’histoire dont il se fait rapporteur, il cède la parole à un narrateur à la troisième personne.

36 Le récit à la 3e personne est la forme la plus ancienne et diffusée; on la rencontre de l’épopée à nos jours. La 3e personne permet d’obtenir la plus grande objectivité possible (ex: Balzac, Zola), de créer l’impression que l’histoire ‘se raconte toute seule’ et que le lecteur se trouve directement devant la réalité décrite. Ce narrateur peut faire de temps en temps des intrusions à la première personne (le récit passe donc de la 3e à la 1ère personne), par ex. lorsqu’il entend exprimer une opinion (ex: Gide, Les Faux-monnayeurs; romans du XVIIIe et XIXe siècle) ou pour guider le lecteur ; ensuite il disparaît et le récit passe de nouveau à la 3e personne (ex: Diderot, Jacques le Fataliste; Stendhal, Le Rouge et le Noir).

37 Lire le roman Plan de la narration: 2) Le point de vue
QUEL EST LE POINT DE VUE? = LA FOCALISATION On distingue trois types de narrateur en fonction du point de vue qu’il adopte, de sa position par rapport à ce qu’il raconte. 1. narrateur omniscient = vision derrière = focalisation zéro Ce narrateur n’est jamais un personnage. Il délivre plus d’informations que n’en pourrait délivrer aucun des protagonistes de l’action. Il domine les personnages, connaît leurs pensées les plus secrètes, dévoilent leur masque, se trouve derrière plusieurs personnages à la fois, en plusieurs lieux simultanément. Il a la possibilité de tout savoir et donc de tout raconter. Le lecteur est ainsi bien informé. EFFET : ce point de vue permet au lecteur de bien comprendre l’histoire car il dispose de nombreuses informations variées, notamment sur les personnages.

38 2. point de vue interne = “vision avec” = focalisation interne
Le narrateur s’identifie à un seul personnage et délivre les seules informations que celui-ci peut connaître. Elle sera fixe (le personnage est constamment le même), ou variable (le personnage narrateur change). EFFET : Ce point de vue aide la lecteur à se mettre à la place du personnage privilégié. Technique très fréquente au XXe siècle. Elle ressent du relativisme qui s’impose avec la science et la philosophie aussi bien qu’avec les nouveaux arts et les nouvelles techniques (par ex. le cinéma - Gide, Malraux). Une ‘caméra’ entre dans un personnage et le lecteur voit l’histoire se dérouler du point de vue de celui-ci.

39 3. narrateur externe = point de vue externe = “vue dehors”, narrateur témoin = focalisation externe Le narrateur s’identifie à un observateur extérieur qui se borne à décrire un comportement appréhendé de l’extérieur. Il est témoin de l’intrigue mais il n’y prend pas part, il ne fait pas partie des personnages de l’histoire. EFFET : le lecteur est intrigué car il ne dispose pas de toutes les informations.

40 Lire le roman Plan de la narration: 3) Le temps du récit
Il existe trois types de récit : le récit rétrospectif (récit d’évènements qui se sont passés avant que le narrateur les retrace. Le temps de base est le passé). le récit simultané (récit d’évènements au fur et à mesure qu’ils se produisent. Le temps de base est le présent). le récit anticipatif (récit d’évènements qui ne se sont pas encore produits au moment de la narration. Le temps de base est le futur). Pas confondre le temps de l’histoire et le temps de la narration ! Le temps de l’histoire = temps de ce qui est raconté. Chaque récit contient un laps de temps qui lui est propre, le temps qu’il faudrait pour que les évènements s’accomplissent. Le temps de la narration = temps lié au processus d’énonciation, à la façon dont on raconte.

41 Lire le roman Plan de la narration: 3) Le temps du récit
A. L’ordre : Etudier l’ordre consiste à comparer l’ordre dans lequel les évènements se succèdent dans l’histoire et l’ordre dans lequel ces mêmes évènements sont présentés dans la narration. L’ordre chronologique des évènements de l’histoire peut être rompu par l’auteur. Il y a donc trois possibilités : Le temps de la narration est parallèle à celui de l’histoire ; L’auteur procède à un retour en arrière (rétrospection, analepse, flash-back) ; L’auteur procède à une anticipation (prolepse). Et encore: il faut opérer une distinction entre ‘récit premier’ / principal et les autres récits  = intrigue principale sur laquelle se greffent des intrigues secondaires. Ex: digressions, mise en abîme (ou ‘récit dans le récit’), récit emboîté.

42 Lire le roman Plan de la narration: 3) Le temps du récit
B. La durée : - scène (épisode de l’intrigue) - sommaire (synthèse d’épisodes, actions, périodes, années, etc.) - ellipse narrative (le narrateur ‘se tait’; il y a un saut temporel d’un chapitre / paragraphe à l’autre, qui marque le passage du temps). Explicite : le narrateur introduit des formules pour annoncer cet écart temporel («Après XXX ans…» etc.) - pause (le narrateur interrompt la narration pour insérer des parenthèses, digressions, descriptions) C. La fréquence (possible répétition d’épisodes, d’énoncés narratifs, etc.)

43 Lire le roman Plan de la narration: 4) Le mode du récit
MODE DU RECIT: Discours indirect ou direct (le narrateur peut céder la parole aux personnages en rapportant leurs dialogues) Discours transposé, style indirect Discours rapporté

44 Bibliographie pour la lecture et l’analyse d’un roman
Quelques exemples… Voir fichiers pdf Pour étudier: voir fichier Bibliographie essentielle pour l'étude du roman.pdf

45 Ecrire un compte-rendu d’un roman dans la presse: quelles stratégies?
Le compte rendu critique demande d'analyser un livre, de le présenter et de porter un jugement sur celui-ci. Il inclut une présentation synthétique de l’auteur et un bref résumé du document analysé. Le résumé n'est pas l'objectif principal, parce que un compte-rendu se pose de : présenter un livre à un lecteur potentiel par la mise en relief de ses caractéristiques plus intéressantes / originales faire ressortir, de façon logique et objective, les aspects positifs et négatifs du texte (commentaire de texte) en argumentant son évaluation ; mettre en évidence la nouveauté poser un jugement personnel pour déterminer la valeur du livre. Ce jugement peut être appuyé sur celui d'autres auteurs. Il est possible de comparer son évaluation avec celle d’autres articles permettre de développer le sens critique.

46 Ecrire un compte-rendu d’un roman dans la presse: quelles stratégies?
Le choix d’un titre efficace peut faciliter la lecture / piquer la curiosité du lecteur. L’écriture d’un article de presse n’est pas celle d’un texte littéraire ou d’une thèse. Il n’échappe bien sûr pas à la nécessité d’être bien écrit, mais il doit privilégier la lisibilité et l’essentiel. N. B. : des citations d’extraits, de textes critiques, d’autres comptes-rendus, d’interviews sont possibles pour éclaircir et argumenter son discours.

47 Ecrire un compte-rendu d’un roman dans la presse: quelles stratégies?
« La règle des 5 W » : dans le monde la presse il faut communiquer l’essentiel de l’information en un minimum de temps et de mots –> application de la « règle des 5 W » : Who, What, When, Where, Why. Qui : de qui s’agit-il ? de qui parle-t-on ? (infos sur l’auteur) Quoi : de quoi s’agit-il ? (infos sur le roman) –> des données essentielles pour encadrer le sujet (le roman). Quand ? (cadre temporel) Où ? (cadre spatial) –> des données pour circonstancier l’histoire racontée dans le roman Pourquoi ? (de multiples questions sont possibles sur les caractéristiques du roman : pourquoi suscite-t-il de l’attention / de l’intérêt – ou pas ? / quelle est l’idée-force de l’ouvrage, quels sont ses mérites et quelles sont ses faiblesses – les thèmes, le sujet, le style ? / à quel public-cible l’auteur s’adresse-t-il ?) Quelques exemples…. Voir fichiers pdf.


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